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la chiesa romanica 
Madonna della Neve

 

La chiesa Madonna della Neve nel passato era detta anche di Santa Maria di Viale.

L'edificio sorge nel territorio chiamato anticamente di Viale o di Viallo.
Nel 1156 veniva citata la sua esistenza da papa Adriano IV.
Nel 1169 la stessa cosa faceva papa Alessandro III.
Nel 1288 viene citata come "ecclesia de Viallo".
Nel 1345 viene menzionata come Santa Maria "de Guidorabio".
Nel 1381 il Vescovo di Asti Francesco dei Piacentini la nomina con lo stesso appellativo.
Nel 1398 nel catasto di Castell'Alfero la chiesa "S. Maria de Viallo" compare come riferimento stradale.
Nel 1494 nella chiesa, alquanto isolata data la scomparsa degli abitati di Viallo e di Guadarabio, abitava un eremita.
Nel 1619 dipendeva dal Parroco di S. Pietro di Cassano che qualche volta vi celebrava.
Nel 1663 era bisognosa di riparazioni e mancava di suppellettili e fu invitato don Socino, che era provvisto di questa prebenda, perché provvedesse alle riparazioni e reintegrazioni occorrenti ed egli ottemperò all'invito perché nelle successive visite fu sempre trovata in buono stato.
Nel 1836 monsignor Lobetti la trovò in buono stato ed arredata convenientemente.
Nel 1866 fu incamerata dal governo e poi venduta all'asta pubblica il 23 giugno del 1868.
Rivendicata dai fedeli del paese con pie oblazioni venne più tardi, il 14 agosto 1869, ceduta al comune a condizione che fosse mantenuta al culto.

L'edificio ha nel tempo subito diversi interventi che ne hanno in parte alterato le caratteristiche primitive, ad eccezione del campanile e soprattutto dell'abside, che hanno conservato l'impronta romanica originaria.
Per il delicato gusto cromatico della muratura, per le pregevoli sculture che adornano le monofore ed i capitelli, per l'unicità del campanile cilindrico la chiesa può essere annoverata tra le più significative chiese romaniche rurali dell'Astigiano.
Il campanile è l'unico a sezione circolare nella zona ed è piuttosto raro nella casistica dei campanili romanici in genere; la torre campanaria è fasciata ad intervalli irregolari da alcuni cerchi di pietra arenaria che interrompono la continuità del laterizio; la cella campanaria è di mattoni, con quattro ampie aperture rettangolari; la costruzione del campanile viene datata al 1155 circa, come pure quella dell'abside
La parete sud della chiesa conserva elementi romanici anch'essa; questi si intravedono dove l'intonaco è staccato o danneggiato. La parete nord invece pare sia stata ricostruita più volte.
La particolare tessitura muraria a "scacchi" presente nella parte centrale dell'esterno dell'abside è riscontrabile nelle chiese di Santa Fede di Cavagnolo e nel campanile di San Nazario a Montechiaro d'Asti; lungo tutta la sua circonferenza, nella parte alta, si può osservare una bella serie di archetti pensili poggiati su mensoline di forma diversa una dall'altra e, appena sopra agli archetti, un nastro di cotto a denti di sega.
Nel semicerchio della parete dell'abside sono inserite tre eleganti monofore con la facciata dell'arco finemente scolpita in un unico blocco di roccia, ognuna diversa nel motivo. Gli stipiti sono anch'essi ricavati da un monolite e sono stati lavorati a colonnine con capitelli, queste stringono le "luci" delle finestre addentrandosi. La monofora sul lato nord è stata tamponata e nell'interno della chiesa la nicchia ricavata nel vano della ex-finestra ospita una statua.

Purtroppo va detto che la pietra arenaria dell'abside, vista la sua morbidezza, è stata più volte incisa con nomi e scritte da vandali visitatori.

All'interno dell'edificio si trova una tela ad olio della fine '800, l'altare è in muratura stuccata ad imitazione del marmo, il tabernacolo è ligneo; nella chiesa sono conservati vari ex-voto.

La Chiesetta sorge in un corrispondenza di un passo sul crinale delle colline che costeggiano la destra del torrente Versa, al limite settentrionale del territorio di Castell'Alfero, presso il confine col comune di Frinco, lontana da abitazione ed attorniata da alcuni alti alberi.

In occasione della sua Festa ricorrente nel mese di agosto, la popolazione di Castell'Alfero vi si ritrova per una funzione religiosa seguita dall'incanto delle torte e da un rinfresco.

 

 la piantina dell'edificio

 

la chiesa
la chiesa








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  monofora sinistra dell'abside







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 la zona absidale ed il campanile






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 la campana 
del campanile cilindrico






affresco
affresco della volta dell'abside
portato alla luce dal recente restauro







la meridiana
una antica meridiana
accanto alla porta d'ingresso

 

  

Bibliografia:
-  DEZZANI Gen. Edoardo - La valle del Torrente Versa ed i suoi castelli -1959
-  VALENTE Tiziana ZANCHETTIN Ferruccio  -  Chiese romaniche nella provincia di Asti  (da cui è tratta la piantina)

 

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